sabato 13 ottobre 2012

SEGUI LE TUE BANCONOTE


Ognuno di noi investe (o spreca, a seconda dei punti di vista) il proprio tempo libero in modi più o meno bizzarri. Uno dei miei hobby (o hobbies, o passatempi e ci togliamo il pensiero) è tracciare banconote, vale a dire registrare il codice di ciascuna in un sito che si chiama EuroBillTracker. Se pensate che io sia pazza, sappiate che in Europa siamo in molti a fare questa cosa bislacca e per il momento abbiamo tracciato, in tutto, oltre cento milioni di banconote. A cosa serve? Semplice: a vedere dove sono state e dove andranno, in giro per l'Italia, per l'Europa e per tutto il mondo. Funziona in modo molto semplice: voi inserite i dati di una banconota e, se questa è già stata in mano a qualcun altro, il sito ve lo dice, informandovi su dove sia stata e quando. Se voi invece inserite una banconota per la prima volta, il sito vi avviserà quando sarà ritrovata da qualcun altro e vi dirà dov'è arrivata e quanta strada ha fatto. Non so voi, ma io lo trovo strepitoso.
Immaginate, com'è davvero successo a me, di ricevere un resto, per esempio, al mercato di Cagliari acquistando formaggio (cosa che faccio spesso e volentieri, come il mio colesterolo può raccontarvi) e sapere che viene da Monaco di Baviera; oppure di ricevere un resto alla stazione di Pisa comprando biglietti del pullman (credo per andare al supermercato e acquistare altro formaggio) e sapere che viene da Malta; oppure ancora di spendere le mie banconote all'ufficio postale dell'aeroporto di Elmas (no, non per acquistare formaggio per corrispondenza) e sapere che una di queste viene ritrovata sul Lago Maggiore. Dai, non ditemi che non sembra fichissimo anche a voi.
Se vi ho incuriositi, potete fare un giro sul sito e decidere d'iscrivervi: è gratis, vi chiederemo solo di inserire i codici delle vostre banconote ma dopo, garantisco, potrete tenervele. E spenderle augurando loro buon viaggio.
Se non vi ho incuriositi, vi dirò allora che mi hanno sempre appassionata le scritte sulle banconote, e che questo hobby mi ha portata ovviamente a notarle ancora di più. Spesso la cosa è interessante, qualche volta è divertente.
Qualche volta invece mi pento e vorrei cavarmi gli occhi per non vedere più.
Condivido quindi con voi il mio dolore e la scansione di quanto la cassa automatica del supermercato m'ha sputato contro un paio di giorni fa. Poi magari voi che mi leggete siete ggiovani e parlate tutti così, ma io ho un'età che risponde alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto, e di conseguenza mi agghiaccio.


O amica/o che "lovi" Pepe, nella speranza che Pepe ricambi i tuoi sentimenti indubbiamente sinceri e altrettanto indubbiamente male espressi, t'auguro che un libro di grammatica italiana ti colpisca in piena fronte, lasciandoti in ricordo un bernoccolo nonché la voglia d'aprirlo (il libro, non il bernoccolo) (lo specifico, ché mi pare tu abbia scarsa dimestichezza con l'italiano e non vorrei essere responsabile d'un tentativo di autoaffettarti la testa).