sabato 12 dicembre 2009

PAURA


Prima metà di dicembre, mattina. Entro in un ipersupergigamercato di cui non faccio il nome, che inizia con "O" e finisce con "sciàn", uno di quei posti che odio ma che talvolta frequento perché si risparmia e perché hanno, come accessori, negozi indispensabili tipo quelli di videogiochi dove si comprano i pupazzi dei Rabbids.
L'ipersupergigamercato è affollato ma non più di tanto: il peggio del delirio natalizio deve ancora arrivare. Compro un paio di pupazzetti. Incontro e saluto un collega, anche simpatico. Incontro e saluto un ex collega, anche bono. Passeggio tra la folla. L'atmosfera è rumorosa ma serena.
E' in quel momento che il Male fa il suo ingresso nell'ipersupergigamercato.
Un nanetto dell'età approssimativa di due anni sfugge dalla stretta dei genitori.
Corre verso la pacifica signora grassa, che aveva appena pensato "oh, che atmosfera rumorosa ma serena".
Le si arresta davanti, i piedini di lui che sfiorano i piedoni di lei.
Alza la testa.
Stringe i pugnetti.
Apre la bocca.
Il grido che ne esce è raggelante e impossibile da riprodurre con i caratteri dell'alfabeto terrestre, ma io ci provo lo stesso.
Fa, circa, così.
"YYYYYYYYYYYYYYYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!"
La pacifica signora grassa lo guarda e gli risponde "buongiorno anche a te".
E in quel momento capisce che non avrà mai, mai più bisogno di nessun altro anticoncezionale.

1 commento:

Claudia ha detto...

Aahhahaha troppo forte! Anch'io credo che frequentare ipermercati urlanti (già mi son scordata come l'hai chiamato tu, sorry ma l'età avanza) è un anticoncezionale naturale e senza effetti collaterali. XD
bacio