venerdì 18 settembre 2009

SORPRESA!


Prima di tutto, la parte seria, che è questa. Mentre ci siete, leggetevi tutto il blog della Spora, che è una donna fichissima quale io non sarò mai (anche perché io casco dai tacchi di due centimetri, altro che dodici) e che fa schiantàddallerisate, come si direbbe nella mia terra natia.
Insomma, fanciulle di tutte le età che transitate sul mio blog scemo, la Spora ve lo dice meglio di me, ma ve lo ripeto: vedete di volervi bene e fatevi il pap test regolarmente, così magari vi salvate la pellaccia, avendone una sola.
Io sul blog della Spora ci sono finita un anno e mezzo fa, cercando in giro per internet notizie su qualcosa di non proprio regolare spuntato fuori dal mio pap test. Devo dire che senza di lei avrei preso tutto molto più catastroficamente. Invece mi sono presa sul serio con leggerezza, e via di controlli, visite, cure. L'allarme va e viene ma per ora non diventa rosso e questa è una cosa buona.
Sei mesi fa, in fase di allarme rosa carico ma calante, sul referto mi scrissero "ripetizione del pap test a sei mesi". Me lo SCRISSERO, va bene? Verba volant e scripta manent, insomma, io mi fido, lo scrive la dottoressa, dev'essere vero.
E quindi sei mesi dopo, ovvero stamattina, mi reco, tutta giuliva, a fare la "ripetizione del pap test a sei mesi". Oddio, giuliva un accidente, perché per evidenti motivi tecnici sono andata con il mio vestito indiano preferito (quello del matrimonio, cinque euri da Auchan: io sì che sarei una donna da sposare, se non ci avessero per l'appunto già pensato) anziché in pantaloni. E stamattina alle 8.15 la Città del Sole era coperta di nuvoloni e spazzata dal vento, e insomma faceva un freddo suino, nel mio bell'abitino svolazzante.
Dicevo: sei mesi dopo, ovvero stamattina, mi reco, abbaiando dal freddo, a fare la "ripetizione del pap test a sei mesi". Due dottoresse cordiali mi portano nell'ambulatorio, dove impiegano mezz'ora per far funzionare bene il programma che gestisce le schede dei pazienti, mentre io annuisco comprensiva, ché quando succede a me c'ho il cliente incazzoso che urla nelle orecchie, mica una signora di mezz'età d'arancio vestita e tutta sorridente perché ignara del suo destino e convinta di dover subire solo una grattugiata uterina, tutto sommato indolore.
Il programma infine funziona, evviva. Una delle due dottoresse - la stessa che si stupisce della presenza di una toscana in Sardegna, facciamo sempre notizia io e la mia bella c aspirata, oh yeah - scartabella tutti i fogli che mi sono portata dietro e fa, lei sì, tutta giuliva: "ma facciamo anche la colposcopia", e io, diventando verdognola, "carramba che sorpresa, grazie!"; e lo so che se la dottoressa riteneva di fare un esame in più quell'esame andava fatto, ma io non ero pronta psicologicamente, che diamine. Ci vuole un po' di autoipnosi prima di farsi fare certa roba.
Per farla breve e risparmiarvi i dettagli truculenti, sono uscita con la sensazione, che persiste tuttora, di essermi accoppiata con un elefante.
Superdotato.
E per niente romantico.

2 commenti:

Spora von Paris ha detto...

Ciao!!
che bel post, sono io che ti ringrazio :D
La "colpo" va presa con filosofia, tipo hippie style, fiori e uccellini, etc. Infatti la dottoressa ravana con quei cosi intingolati di liquidi rivelatori che ti colorano la topa a mo' d'arcobaleno a seconda di quel che c'è. Vista così, vuoi mettere? Cioé, io la topa in technicolor non l'avevo MAI vista prima!!

Baci & ghiande da una che fa pap e colpo ogni 4 mesi...

Eleanor Arroway ha detto...

Spora, sei strepitosa :D