giovedì 5 agosto 2010

GUFI


Di come io abbia fatto piantare il computer alle mie dottoresse grazie alla mia mera presenza seduta davanti a loro vi ho già raccontato altrove.
Ieri sono riuscita nel ben più difficile compito di far fulminare la lampadina del colposcopio mentre ero in attesa dell'esame.
(per "in attesa" intendo "in posizione": gamba qua + gamba là + topallaria mentre le due trafficavano alla ricerca della lampadina giusta chiedendomi se stavo comoda. Molto, davvero, moltissimo)
Qualcosa mi dice che al prossimo round mi accoglieranno con acqua santa, talismani ed esorcista.

2 commenti:

Reb ha detto...

Uh ssignùr Bettonzola cosa mi hai fatto ricordare...anni fa, visita gine: mi stendo sul lettino, lui ricorda che gli manca vattelapesca cosa, mi ci mette su uno scottex (.....) ed esce; rimango lì, col mio scottex mentre almeno altri 2 dei gine dell'ambulatorio entrano ed escono salutando (chissà se me o il mio scottex, a volte ancora me lo domando)...Oppoverenoi!

Claudia ha detto...

Ti ho pensata l'altro giorno, quando sono andata dalla ginecologa. :D
La visita non è mai il massimo, ma la dottoressa si esalta alla vista delle mie ovaie, quindi se posso farla un po' felice sopporto anche il fastidio ahahah.